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Chiara Del Giudice

 

Psicologa clinica

Psicoterapeuta Cognitivo Costruttivista

Terapeuta EMDR

 

Iscrizione Albo Psicologi Piemonte n° 7333

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Domande frequenti 

© Copyright 2024 Chiara Del Giudice - P. Iva: 11569990010

Ho racchiuso in questo spazio le domande che mi vengono poste più spesso riguardo la psicoterapia.

Le risposte fanno riferimento alla mia esperienza e al mio specifico modo di lavorare.

Sedute online

 

Oltre che in presenza, ricevo anche online.

Le motivazioni di questa preferenza da parte dell'utenza possono essere molteplici, ad esempio il conciliare meglio gli incontri con le proprie necessità organizzative o perché si vive/lavora in un'altra città.

 

E' mia cura valutare caso per caso la possibilità di effettuare un percorso attraverso questa modalità.

 

Diversamente dal setting in presenza, di cui gli aspetti tangibili sono curati in larga parte da me, quello di una terapia online è maggiormente a carico dell’utenza.

Le condizioni necessarie, da un punto di vista pratico, per accedere ad una terapia online sono le seguenti:

. avere una connessione dati il più possibile stabile, che permetta una comunicazione fluida

. poterci vedere e sentire reciprocamente nel migliore dei modi, quindi di disporre di un dispositivo adatto a questo e di posizionarlo su una superficie stabile di fronte a sé

. interrompere le notifiche, provenienti da altri servizi e applicazioni, sul dispositivo durante l'ora insieme

. posizionarsi in un luogo silenzioso e riservato, scelto in precedenza, dove sentirsi comodə e a proprio agio

Quando iniziare una psicoterapia 

 

A volte le persone mi contattano perché qualcosa non va come secondo loro dovrebbe andare e questo le affatica molto.

Altre volte perché avvertono sintomi specifici che vogliono risolvere.

Altre volte ancora perché vogliono conoscersi meglio.

 

Possono essere davvero molteplici le circostanze che motivano ad investire tempo e denaro in un lavoro su se stessə.

 

Può essere un buon momento di iniziare un percorso di psicoterapia:

Quando si ha il coraggio di guardarsi dentro e scoprirsi, con rispetto e non giudizio.

 

Quando si è dispostə ad un percorso di consapevolezza, cura e cambiamento, nel quale si impara e ci si allena ad assumere uno sguardo diverso su noi stessə, su ciò che pensiamo, proviamo, facciamo, diciamo.

 

Quando sentiamo di voler significare in maniera nuova eventi passati e presenti della propria vita.

Come scegliere unə psicoterapeuta

 

La scelta dellə psicoterapeuta più adatto per le necessità di una persona concerne due ambiti: il primo, inerente maggiormente alla professione, risponde alla domanda “questə professionista può aiutarmi per il mio problema/per la situazione che porto?”; il secondo riguarda un aspetto più relazionale, di interazione tra professionista e paziente.

Da un punto di vista professionale, gli/le psicoterapeutə hanno una formazione teorica e pratica a 360 gradi sul disagio di natura psichica e relazionale, per poi generalmente specializzarsi su interventi in casi specifici. Questo si traduce nella possibilità, da parte del/la paziente di poter domandare al professionista se questə si occupi della problematica/situazione portata. D’altra parte, il/la professionista è tenutə a prendere in carico la richiesta di aiuto solamente nel caso ritenga di avere le competenze necessarie, come da Codice Deontologico degli Psicologi.

Dal punto di vista relazionale la persona potrà valutare nei primi colloqui se si sente a proprio agio, accolta, ascoltata, non giudicata ed inoltre se avverte quella spinta motivazionale fondamentale a volersi mettere in gioco insieme a quel/la professionista.

Personalmente rendo oggetto del primo colloquio anche questo importante

aspetto, invitando la persona a non dare nulla per scontato, ad ascoltarsi durante e dopo la seduta per poterne parlare insieme.

Cosa succede nel primo colloquio

 

La prima volta che incontro unə paziente, in presenza oppure online, dedico una parte del tempo a nostra disposizione alla lettura, compilazione e firma di alcuni documenti e una parte alla condivisione delle motivazioni che hanno portato la persona a contattarmi.

 

I documenti necessari sono due: l'informativa per la privacy ed il consenso informato alla psicoterapia.

📃 Il primo è un documento legale che indica come gestisco i dati sensibili di cui vengo a conoscenza, sia per la fatturazione che per quanto riguarda le informazioni condivise.

📃 Il consenso informato contiene tutte le regole del setting e la sua firma comporta per il/la paziente la volontà di rispettarle.

Questo non si limita ad essere un passaggio burocratico,  bensì una presa di impegno da ambo le parti.

 

❓"Cosa la porta qui e come pensa io possa aiutarla?" è solitamente la domanda che da inizio al dialogo con la persona.

Alla luce di quanto emerge, è  mia cura comprendere se e come poter essere utile, in che direzione e quali possono essere gli obiettivi condivisi del percorso.

 

I tempi della psicoterapia

 

🕰 Durata e cadenza delle sedute

La durata di una singola seduta è di 60 minuti.

La cadenza degli incontri viene definita di comune accordo e può essere oggetto di modifica concordata. Tiene conto da una parte della sintomatologia nonchè dell’efficacia del trattamento secondo la mia valutazione, e dall'altra delle esigenze economiche ed organizzative del/la paziente.

In linea generale può essere settimanale, ogni dieci giorni o quindicinale; nella fase conclusiva, ogni tre settimane o mensile.

 

🕰 Spostamento delle sedute

Al termine di ogni incontro, decidiamo di comune accordo giorno e ora della seduta successiva.

Richiedo ai/alle miə pazientə di impegnarsi a comunicarmi entro 24 ore dall’incontro previsto eventuali richieste di modifica del giorno e/o orario utilizzando i contatti forniti e assicurandosi che la comunicazione sia stata ricevuta.

In caso contrario è mia prassi addebitare in fattura il costo della seduta prenotata, anche se non presenziata.

 

🕰 Durata del percorso psicoterapeutico

La fine di un percorso psicoterapeutico è parte integrante del percorso stesso e per questo motivo solitamente viene concordata insieme da paziente e terapeuta ed assume ogni volta un significato peculiare in base al lavoro svolto.

Non è possibile stabilire a priori la durata di un percorso psicoterapeutico, in quanto dipende da una moltitudine di fattori legati alle esigenze del/della paziente e alla tipologia dell’intervento in corso.

 

🕰 Interruzione del percorso psicoterapeutico

Può succedere che il/la paziente voglia interrompere il percorso e ciò è possibile in qualsiasi momento. Chiedo a tal fine di comunicare esplicitamente la volontà di interruzione, rendendosi disponibile ad effettuare un ultimo incontro finalizzato alla sintesi del lavoro svolto fino ad allora e a significare ciò che sta succedendo nel percorso.

Pagamenti, detrazioni e tariffe

 

Il mio compenso orario è di 80€.

Per permettere anche a chi avesse difficoltà a sostenere tale spesa pur desiderando intraprendere un percorso con me,

ho aderito a due servizi:

-  Psicologia Aperta, servizio dove propongo sedute a 40€ ora. Specifico che il numero di percorsi che posso offrire a tale tariffa è davvero esiguo (massimo tre persone) per regolamento del servizio e chiedo pertanto di usufruirne solo in caso di reale necessità economica. E' possibile contattarmi direttamente dal sito.

 

-  Bonus Psicologə sul sito dell'INPS

 

 

E' possibile saldare la/le seduta/e, effettuate sia in presenza che online, tramite l'utilizzo del Pos, dell'applicazione Satispay, o anche attraverso bonifico. La cadenza del pagamento delle sedute è concordata insieme e solitamente può essere di volta in volta, mensile o al raggiungimento di un numero di sedute.

Per le sedute in presenza, è anche possibile saldare in contanti. In tal caso si specifica che, come anche riportato di seguito, la normativa vigente non ne permette la detrazione in quanto il pagamento non risulta tracciabile.

 

La professione di psicologə rientra tra le professioni sanitarie, pertanto le prestazioni di supporto psicologico e psicoterapia possono godere della detrazione fiscale riservata alle spese sanitarie. Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, “la misura della detrazione che è possibile portare in detrazione dall’Irpef è pari al 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. In sostanza, la detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.” 

Per poterne usufruire, il pagamento deve essere tracciato (tramite bonifico/pos/app di pagamento) di modo tale che la ricevuta possa essere allegata alla fattura stessa.

Tale documentazione (fatture e ricevute di pagamento) deve essere conservata dal/la paziente ed inserita nel proprio Modello Unico o 730 così da poterla dichiarare a fine anno ed ottenere la detrazione.

Inoltre, nel consenso informato di inizio trattamento, richiedo autorizzazione a caricare io stessa sul sistema Tessera Sanitaria i dati della fattura e la modalità di pagamento, così che il/la paziente li ritrovi già presenti nella dichiarazione precompilata; questa autorizzazione può essere concessa o meno dal/la paziente, a sua discrezione.